San Zeno Naviglio - Guida Turistica

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.: SAN ZENO NAVIGLIO
 San Zeno Naviglio è un comune lombardo in provincia di Brescia situato a 6 Km circa dal capoluogo in direzione sud, nella zona dell'alta Pianura padana. È attraversato dal canale Naviglio di San Zeno che fa parte del complesso del Naviglio di Brescia. Sebbene si presuma l'esistenza di precedenti insediamenti nei periodi romano (ritrovamenti di lapidi romane presso la Cascina Pontevica), longobardo e carolingio (documenti attestano che la località Trevonzo apparteneva al capitolo della Cattedrale di Brescia ed era zona boschiva), i primi insediamenti documentati risalgono al XV secolo, tra la strada postale per Cremona e la confluenza fra alcune rogge (Biocco e Volta) e il canale Naviglio. La località si chiamava Tregonzo o Tregoncio, che deriverebbe dal latino Inter Gurgites, tra i gorghi, ed era abitata prevalentemente da pescatori. Gli studiosi lo hanno desunto dalla documentata presenza di una cappella in quel periodo, dedicata a San Zenone, patrono dei pescatori. A sud dell'insediamento si trovavano due cascine a corte entrambe possedute da Bartolomeo Colleoni: le attuali Cascine Pietà e Naviglio. Durante il dominio veneto, la località venne organizzata in comune all'interno della quadra di Mairano e nel 1483 passò alla quadra di Bagnolo. L'anno successivo la zona della bassa pianura bresciana fu occupata dall'esercito milanese nell'ambito della Guerra di Ferrara. San Zeno fu, assieme a Flero e Borgosatollo, baluardo della difesa della città da parte dell'esercito veneto.
  Nel 1512 l'esercito veneto vi soggiornò durante il tentativo di liberare la città di Brescia dall'assedio dei francesi comandati da Gastone de Foix. A seguito dell'edificazione di una chiesa parrocchiale dedicata a San Zenone (fine XVI secolo) il paese venne identificato come San Zeno. Durante la Repubblica Bresciana (1797), il comune appartenne alla Quadra di Torrelonga. L'epoca della dominazione napoleonica è segnata dalla soppressione del Comune; la località passò sotto l'amministrazione diretta del Comune di Brescia. Nel 1814, l'arrivo degli austriaci ripristinò la situazione precedente. Durante il XIX secolo si costruirono un ponte in località Sörèc (1817), che sostituì il guado risalente all'epoca romana, e l'attuale cimitero. Nel 1866 venne attivata la linea ferroviaria Brescia - Cremona con stazione ferroviaria posta all'interno del territorio e che avrebbe servito, oltre che il comune di San Zeno, anche quello di Folzano.
  Nel 1881 durante una riforma amministrativa del Regno d'Italia il comune assunse il nome di San Zeno Naviglio e ricevette dallo smembrato Comune di Sant'Alessandro le località Pontevica, Caselle, Garza e San Bartolomeo, tutte poste a nord del paese. Nel 1893 si concluse la costruzione della San Zeno - Piadena, tratto ferroviario dell'importante linea Iseo - Brescia - Parma - La Spezia. Nel corso di quel secolo si assistette al progressivo abbandono della gelsobachicoltura, della coltivazione della vite e della coltivazione a lama. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il comune conobbe uno sviluppo straordinario. Negli anni Sessanta si superarono i 2000 abitanti, negli anni Ottanta i 3000. Vennero aperte numerose attività artigianali e industriali (Stabilimento Lucchini negli anni Cinquanta, Stabilimento SETA, ora Duferdofin, negli anni Settanta, zona artigianale San Zeno 2 negli anni Ottanta, una seconda zona artigianale negli anni Novanta). Dagli anni Settanta l'area ai confini con il comune di Borgosatollo è attraversata dall'autostrada A21 Brescia - Piacenza - Torino. Agli inizi del III millennio, a seguito dell'edificazione di una vasta area compresa tra la Stazione ferroviaria e la Cascina Pontevica si è raggiunta la soglia dei 4000 abitanti e si presume che si raggiungerà presto la quota 5000. Agricoltura, artigianato, terziario. Sul territorio si trovano stabilimenti siderurgici. È accentuato il fenomeno del pendolarismo soprattutto verso il capoluogo. Giorno di mercato: venerdì